A quindici anni dal suo debutto australiano alla Sydney Opera House, il virtuoso italiano Paolo Pandolfo ritorna a Sydney il 14 marzo, grazie all'Istituto Italiano di Cultura, nell'ambito del suo tour australiano che lo porterà anche a Hobart e Melbourne.
Considerato uno dei massimi esponenti mondiali del repertorio per viola da gamba, Pandolfo fonde magistralmente l'autenticità storica con interpretazioni fresche e immaginative.
Per questa esclusiva esibizione a Sydney, Pandolfo ha ideato un programma intitolato "Adieu Sweet Love – The Art of Melancholy". Dall'intimità dell'elegante suite francese del Sieur de Machy, al coraggioso sperimentalismo di "The First Part of Ayres" di Tobias Hume, fino all’arrangiamento dello stesso Pandolfo della prima Suite per violoncello di Bach, questo straordinario e accessibile programma offre un affascinante viaggio attraverso l'età d'oro della viola da gamba.
La musica da camera barocca è da tempo uno dei generi piu’ amati dal pubblico di Sydney e l'incursione di Pandolfo in questo genere promette di essere memorabile. Nel 2010, il Sydney Morning Herald scrisse: "Essersi assicurati Pandolfo, un maestro straordinariamente poetico che è anche improvvisatore e compositore, è un colpo da maestro [...] è acclamato come lo Yo-Yo Ma della viola da gamba."
Il tour australiano di Pandolfo inizierà a Hobart il 7 e 9 marzo al Town Hall (per la Van Diemen’s Band), proseguirà a Melbourne il 12 marzo al Recital Centre, per poi arrivare a Sydney venerdì 14 marzo alle 19:00.
Informazioni sull'artista
Paolo Pandolfo è uno dei principali solisti al mondo di viola da gamba. La sua passione per questo strumento lo ha portato a esplorarne e approfondirne tutti gli aspetti. Dopo esperienze significative sia nel jazz sia nella musica classica, Pandolfo è entrato nel mondo della musica antica intorno al 1979, insieme al violinista Enrico Gatti e al clavicembalista Rinaldo Alessandrini, studiando con Jordi Savall presso la Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera. Dal 1982 al 1990 è stato membro dell'ensemble di Savall, Hespèrion XX, esibendosi in tutto il mondo in centinaia di concerti e numerose registrazioni, coprendo un repertorio che spazia dal primo Rinascimento al tardo Barocco.
Nel 1990 ha pubblicato le Sonate per viola da gamba di C.P.E. Bach, avviando così la sua carriera mondiale come solista. Nello stesso anno è stato nominato professore presso la sua alma mater, continuando la tradizione di eccellenza internazionale della Schola Cantorum Basiliensis nella ricerca e nella pedagogia della viola da gamba. Ha pubblicato numerosi CD, concentrandosi principalmente sul repertorio solistico per viola da gamba, tra cui opere di Marais, Forqueray, St. Colombe, T. Hume, C.F. Abel, J.S. Bach, De Machy e Couperin. La sua interpretazione delle Sei Suite per violoncello di J.S. Bach è diventata subito un punto di riferimento per qualsiasi discografia completa di Bach.
Dicono di lui:
"Sa creare il suono di viola da gamba più bello che si sia mai sentito — un tono cantabile che non perde mai la sua linea, anche quando è arricchito da un'efflorescenza delle più fantastiche diteggiature... è un interprete estremamente espressivo. Anche la virtuosità più abbagliante sembra interiore."
— The Boston Phoenix
"Uno dei più brillanti e poetici esponenti attuali dello strumento..."
— Gramophone (UK)
"Pandolfo esegue questa musica estremamente impegnativa con grande disinvoltura [e] suono puro"
— The Strad
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