il com.it.es. incontra le associazioni: i temi trattati

 Il 2 maggio 2024 si è tenuto presso Le Montage di Leichhardt un incontro organizzato dal Com.It.Es. e dal Consolato Generale d’Italia di Sydney con i rappresentanti di numerose associazioni italiane del Nuovo Galles del Sud ed altri enti (fra i quali il Co.As.It. e la Dante Alighieri Society di Sydney) preposti all’assistenza agli italiani all’estero e alla promozione della lingua e cultura italiane in Australia. 

Lo scopo dell’incontro era quello di fare il punto della situazione delle associazioni italiane del Nuovo Galles del Sud, in particolare in relazione alle attività svolte da ciascuna associazione, al numero e alla demografia degli iscritti, ai rapporti con le istituzioni italiane, comprese le regioni, e in generale allo ‘stato di salute’ dell’associazionismo italiano in Australia. Si è inteso inoltre porre in risalto le sfide che le associazioni italiane si trovano a dover affrontare e le opportunità che è ancora possibile sfruttare. 

Si è infine cercato di delineare quali siano le prospettive future dell’associazionismo e di quali forme di collaborazione fra di esse sarebbe auspicabile promuovere.Oltre al Presidente del Com.It.Es., Luigi Di Martino, all’incontro erano presenti il Console Generale d’Italia, Gianluca Rubagotti, il Senatore Francesco Giacobbe e i rappresentanti di più di 40 associazioni operanti nel Nuovo Galles del Sud. Un discreto numero di partecipanti ha preso la parola per illustrare in breve la situazione attuale dell’associazione di appartenenza, le sfide che si stanno attualmente affrontando, il ruolo all’interno della comunità italiana d’Australia e le prospettive future di ciascuna associazione. 

Nella maggior parte degli interventi i rappresentanti delle associazioni hanno messo in luce alcune delle più pressanti sfide a cui queste devono far fronte, in particolare:

SEDE
A parte alcune delle associazioni più grandi (quali ad es. il Co.As.It., l’Associazione Napoletana e l’Associazione San Giorgio Martire), la maggior parte di esse non dispone diuna sede nella quale poter svolgere gli eventi, dovendo il più delle volte appoggiarsi ad altre associazioni o pagare per l’affitto di una sede, cosa che va a pesare sui bilanci delle associazioni, soprattutto quelle più piccole che non dispongono di grosse risorse finanziarie. È stata suggerita la possibilità di consentire l’uso degli spazi a disposizione delle associazioni che ne dispongono per ospitare gli eventi di quelle che non ne hanno (come suggerito dal rappresentante dell’associazione Inter Club, che ha lamentato la mancanza di una sede nella quale poter seguire dall’Italia le partite dell’Inter, che per motivi di fuso orario si svolgono per lo più in orari notturni in Australia). Si è anche suggerito di organizzare una raccolta fondi per trovare una sede che potrebbe essere utilizzata dalle diverse associazioni.

RICAMBIO INTERGENERAZIONALE
La maggior parte delle associazioni italiane del Nuovo Galles del Sud (e più in generale del resto dell’Australia e dei Paesi a forte immigrazione italiana) venne a suo tempo - molto spesso oltre 50 anni fa - fondata da gruppi di persone provenienti da un determinato paese o regione italiana, oppure da individui interessati soprattutto a celebrare il santo patrono del proprio paese d’origine. 

Pertanto, con l’eccezione di enti come il Co.As.It., la Dante Alighieri Society, la Bocconi Alumni ed alcune associazioni di più recente fondazione, l’età media degli iscritti e dei partecipanti alle diverse attività organizzate è di norma molto elevata, il più delle volte oltre i 70 anni. 

A causa della natura stessa delle associazioni e al tipo di attività organizzate (di solito pranzi di Natale/Pasqua, Festa della Mamma/del Papà, celebrazioni di santi patroni, sagre del carciofo/della castagna, escursioni ecc.), esse fanno una grande fatica ad attirare i giovani italiani di 2a e 3a generazione, in quanto la maggior parte di loro è ormai perfettamente integrata nella società australiana, molto spesso non parla l’italiano (oppure parla/comprende solo il dialetto parlato dai genitori/nonni) e predilige attività ricreative molto diverse da quelle organizzate dalle associazioni più tradizionali. 

Per affrontare questa sfida numerosi intervenuti al dibattito hanno pertanto suggerito le seguenti strategie: 

1) Spingere i giovani italiani di 2a e 3a generazione ad imparare la lingua italiana, in modo da potersi sentire maggiormente integrati e in sintonia con le generazioni che li hanno preceduti. A tal fine enti come il Co.As.It., la Dante Alighieri Society e l’Istituto Italiano di Cultura si prefigurano come le istituzioni più adatte ad offrire un’offerta formativa di grande qualità ai giovani di origine italiana che desiderano avvicinarsi all’italiano ‘standard’, oltre ad offrire attività culturali che contribuirebbero enormemente a stimolare la curiosità e l’amore nei confronti della terra d’origine dei loro genitori/nonni.

2) Esortare i giovani italiani ad andare a visitare i paesi/regioni d’origine dei loro genitori/nonni (il cosiddetto ‘turismo di ritorno’), esperienza che immancabilmente stimolerebbe un rinnovato interesse verso il paese d’origine della propria famiglia e un grande orgoglio per la provenienza da un paese così ricco di cultura e tradizione e così amato all’interno della società australiana.

3) Organizzare attività più adatte agli interessi dei giovani, possibilmente in collaborazione fra le diverse associazioni. È stato infine notato che i giovani australiani di recente immigrazione, grazie al loro generalmente alto livello di istruzione e alla loro perfetta padronanza dell’inglese, riescono ad integrarsi con grande facilità nella società australiana, e per aggregarsi la maggior parte di loro si affida ai social media (v. i numerosi gruppi presenti su Facebook) o al GIA Network, associazione nata allo scopo di  promuovere lo scambio e la collaborazione tra le diverse generazioni di italo-australiani attraverso l’organizzazione di eventi sociali, professionali, sportivi e istituzionali, oltre che per fornire supporto ai giovani italiani giunti di recente in Australia.   

RISORSE
Un altro elemento di criticità che è emerso nel corso della serata è stato quello delle risorse finanziarie delle varie associazioni, che hanno visto assottigliarsi sempre di più i fondi a loro disposizione, con un impatto decisamente negativo sul numero e la natura delle attività che si è in grado di organizzare. A tal riguardo è stato sottolineato il supporto sempre meno attivo offerto dalle Regioni italiane, fattore che anch’esso va ad influre negativamente sulla loro possibilità di sopravvivenza. 

COLLABORAZIONI
Nel corso della serata numerosi relatori hanno sottolineato l’importanza di stabilire delle collaborazioni con altre associazioni italiane in modo da ‘unire le forze’ ed offrire attività di maggior respiro che si auspica possano attirare anche le generazioni più giovani, come è avvenuto ad esempio con il Carnevale di Venezia organizzato dall’Associazione Trevisani nel Mondo in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini. 

È stata sottolineata anche la necessità di mettere a punto una banca dati delle attività svolte dalle diverse associazioni accessibile a tutti, in modo da potersi tenere al corrente con gli eventi organizzati dalle altre associazioni, anche per cercare di non organizzarli nello stesso momento. Il Presidente del Com.It.Es., Luigi Di Martino, ha comunque ricordato che sul sito del Com.It.Es. esiste già un calendario degli eventi organizzati dalle diverse associazioni ed enti culturali presenti nel Nuovo Galles del Sud, invitando quindi i rappresentanti delle associazioni a consultarlo e ad inviare le informazioni sulle proprie attività in modo da metterle a disposizione di tutti.

ATTIVITÀ
Oltre alle attività classiche delle più tradizionali associazioni italiane in Australia, che sono già state delineate qui sopra e che consistono principalmentee in pranzi/cene/feste organizzati in occasione di ricorrenze particolari, alcune associazioni sono nate anche allo scopo di assolvere ad altre funzioni socio/culturali, in particolare:

La Bottega d’Arte Teatrale, fondata 12 anni fa da Santo Crisafulli, ha messo in scena nel corso degli anni tutta una serie di spettacoli teatrali in italiano o in dialetto siciliano (in particolare tratti da opere di Luigi Pirandello) che sono stati molto apprezzati dal pubblico italiano e non solo. 

La FILEF, presente in Australia dal 1972, è stata da sempre impegnata nei settori sociale e culturale, concentrandosi attualmente su problematiche come l’ambiente e la condizione degli indigeni australiani.

La NIAWA - National Italian Australian Women's Association, fondata nel 1985 anni fa dalla parlamentare laburista Franca Arena, ha come scopo principale quello di mettere in risalto il contributo dato dalle donne italo-australiane alla società australiana, nonché le difficoltà da esse affrontate al momento della loro prima immigrazione in Australia, rivolgendosi anche alle nuove generazioni di giovani donne italo-australiane, che continuano a fornire un contributo prezioso alla società australiana.

La Bocconi Alumni, organizzazione presente a livello internazionale i cui affiliati sono ex-studenti dell’Università Bocconi di Milano, e che conta attualmente 300 iscritti in Australia e circa 140.000 nel mondo. Molti dei laureati presso la Bocconi occupano attualmente posizioni di prestigio in numerose aziende nazionali ed internazionali, e diversi CEO di aziende italiane presenti in Australia hanno conseguito una laurea presso l’università milanese. L’associazione organizza regolarmente incontri fra i soci, attività culturali varie e giornate informative.

Il Gruppo dell’Amicizia in memoria di Enrica Inglese, fondato nel 2018 da Armando Tornari, in memoria di sua moglie Enrica, scomparsa alcuni anni fa. Il gruppo ha come scopo la diffusione della lingua e cultura italiane in Australia, ed offre annualmente borse di studio a giovani studenti di italiano e agli insegnanti di italiano per recarsi in Italia a frequentare corsi di aggiornamento. L’associazione è anche in procinto di avviare uno studio sugli italiani d’Australia di 2a e 3a generazione, studio che sarà curato da Concetta Cirigliano Perna, Presidente della NIAWA.

La riunione si è conclusa con gli interventi del Console Generale d’Italia di Sydney, Gianluca Rubagotti, il Senatore Francesco Giacobbe e il Presidente del Com.It.Es. Luigi Di Martino, il quale ha ringraziato tutti i rappresentanti delle associazioni presenti all’incontro, invitandoli a non esitare a rivolgersi al Com.It.Es. per qualsiasi problematica o esigenza si dovesse presentare.